Non è sempre sant’Emidio…

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Arriva un messaggio da un amico  in vacanza a Lipari (isole Eolie): c’è un sant’Emidio nella chiesetta di San Giuseppe o delle Anime del Purgatorio, a Marina Corta.
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Per di più – una volta tanto – non c’è neanche bisogno di fare fatica per individuarlo. L’identificazione è bella e pronta, in un cartellino appeso a fianco della pala d’altare in questione. Esso richiama l’attenzione del visitatore sulla frase «Hic est protector in terraemotibus»,  scritta in grande sulle pagine di un volume che un angioletto in primo piano tiene spalancato, puntandoci sopra il dito per maggior sicurezza. E se protegge dai terremoti, allora è sant’Emidio di sicuro…, no?

LipariAhem… no! Ricordate quali sono gli elementi da cui si riconosce il Nostro?
Giovane, vescovo, martire?
Ebbene, il personaggio qui raffigurato è un vecchio canuto rivestito delle vesti liturgiche prescritte per il sacerdote che celebra la Messa (si riconoscono il camice, il manipolo e la pianeta).

Come diceva Sherlock Holmes, una volta eliminato l’impossibile quel che resta (per quanto improbabile possa apparire) è la verità. Il personaggio sarà pure protector in terraemotibus ma se non è giovane, non è vescovo e neanche martire, allora di sicuro non è sant’Emidio.
Ma chi sarà mai?

Che ne direste del sacerdote Filippo Neri (Firenze, 1515-Roma, 1595), santo dal 1622, invocato in caso di terremoti dal 1688 ?

Schermata 2015-07-20 a 3.12.22 PM

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