La zona dei Colli Albani, una manciata di chilometri a sud-est di Roma, è sede di sismicità storicamente ben nota. In quest’area i terremoti sono di energia solitamente moderata e separati da periodi di quiescenza anche piuttosto lunghi. L’ultimo terremoto locale di un certo rilievo è del 1989; nel 2012 un evento locale di modesta energia fu avvertito anche in alcuni quartieri di Roma, ottenendo per questo qualche ora di sovraesposizione mediatica. Bisogna invece risalire fino al 1785 per individuare il terremoto a motivo del quale il culto di sant’Emidio raggiunse i Colli Albani (o più precisamente la città di Frascati). La notte tra il 2 e il 3 ottobre 1785 a Roma e nei Colli Albani furono avvertite tre scosse di terremoto. Le prime due provenivano dall’area di Piediluco (Umbria meridionale) dove era in atto una sequenza sismica che avrebbe avuto il suo massimo evento una settimana dopo.

(Gazzetta di) Bologna, 25 ottobre 1785
La terza scossa di quella notte d’ottobre del 1785 ebbe origine proprio nei Colli Albani, danneggiò Tivoli e spaventò molto gli abitanti di Frascati, Marino, Castel Gandolfo e Ariccia, i quali «abbandonate le loro case, quasi tutti se ne fuggirono alla campagna aperta». Nei giorni successivi il vescovo di Tivoli indisse una processione di penitenza «per impetrare da Dio la grazia di essere liberati da simile flagello». Dal canto suo il vescovo di Frascati, Sua Altezza Reale il cardinale Henry Benedict Stuart, duca di York, decise di raccomandare la sua diocesi a sant’Emidio protettore dai terremoti, avviò le pratiche per ottenerne l’autorizzazione da Papa Pio VI e si procurò una reliquia del patrono ascolano. Il necessario permesso arrivò il 1 agosto 1787 e finalmente, il 9 agosto 1788, il segretario del cardinale Stuart poteva annotare nel suo diario la felice conclusione della pratica:

Il cardinale Stuart
«Si celebrò oggi [nella chiesa del Gesù o del Seminario] la festa e officio di s. Emidio per la prima volta nella città e diocesi di Frascati, atteso il noto indulto apostolico, fissata a questo giorno, nel quale si fa altresì in Roma […] con triduo antecedente per impetrare dal Signore la liberazione dal flagello del terremoto. Fu esposta la reliquia, e si cantò messa solenne.»
Oggi il culto di sant’Emidio non sembra essere più praticato nella diocesi di Frascati. Ci è stata però segnalata la presenza di un’edicola devozionale contenente un’immagine del santo che dovrebbe essere ubicata nella centrale Via dell’Olmo a Frascati. Se qualcuno si trovasse a passare di là e fosse così gentile da scattare una foto per conto nostro, gliene saremmo sinceramente grati.
With special thanks to Mr. Noel S. McFerran owner of The Jacobite Gazetteer.