Il Bronx è il più settentrionale dei cinque boroughs che formano New York e conta un milione e mezzo di abitanti. Anche se i giornalisti italiani continuano a usarne il nome come sinonimo di «bassifondi», in realtà pare che oggi il Bronx non sia più il quartiere malfamato ad alto tasso di criminalità che era negli anni Settanta. Ma anche se lo fosse, potremmo comunque proporre a cuor leggero una gita emidiana virtuale da quelle parti per visitare l’antica e gloriosa Fordham University, fondata nel 1841 dai Gesuiti a due passi dalla futura Little Italy.
La storia del contributo cristiano al progresso delle scienze è affascinante e piena di sorprese ma troppo lunga per affrontarla qui. Per ora ci limitiamo a sottolineare che la Compagnia di Gesù ha dato un contributo determinante allo sviluppo della sismologia, sia a livello istituzionale (con i suoi collegi e università) sia e soprattutto a livello individuale: i gesuiti che si sono dedicati allo studio dei terremoti sono talmente tanti che la sismologia è stata definita da qualcuno the Jesuit Science per antonomasia.
Sono almeno una cinquantina gli osservatori sismologici impiantati da padri gesuiti in varie parti del mondo dalla metà dell’Ottocento in avanti.
Tra essi c’è il William Spain Seismic Observatory, fondato nel 1923 presso la già citata Fordham University.
Sul portone dell’edificio in cui ha sede l’osservatorio sismico del Bronx fa bella mostra di sé una placca raffigurante sant’Emidio «protettore contro il flagello del terremoto». A donarla al nuovo osservatorio sismico della Fordham University fu Papa Pio XI (1922-1939). Nella stessa occasione il pontefice indicò il santo vescovo ascolano come patrono dei sismologi.
Di Achille Ratti, Papa Pio XI, sono noti la passione per l’alpinismo (fu il primo scalatore a raggiungere la cima del Monte Rosa dalla parete orientale) e le scienze (ricostituì la Pontificia Accademia delle Scienze ammettendovi anche personalità non cattoliche e non credenti), l’interesse per i mezzi di comunicazione (fondò la Radio Vaticana) e per la ricerca storica (egli stesso si definì, nel 1929, «un papa bibliotecario, abituato ad andare in fondo alle ricerche storiche e documentarie»).
E’ invece meno noto che il futuro pontefice, quando ancora era un giovane studente del Seminario Maggiore di Milano, ebbe tra i suoi maestri l’insigne sismologo e vulcanologo Giuseppe Mercalli (inventore dell’omonima scala d’intensità macrosismica) il quale, anni dopo, si avvalse della collaborazione dell’antico allievo per la stesura dell’opera Vulcani e fenomeni vulcanici d’Italia (1883), affidando a Don Achille Ratti le ricerche storiche e la compilazione del XIII capitolo, dedicato ai terremoti storici italiani. La selezione del dono da inviare ai gesuiti sismologi della Fordham University è una eloquente testimonianza della sensibilità di Papa Pio XI per la sismologia storica.